Trasformiamo Bosco in un luogo ancora più straordinario.
Scopri di piùNon credo sia necessario dilungarmi sul “chi sono”, forse può interessare a quei boschesi che non mi conoscono, a chi vive da poco a Bosco o ai giovani che non ho visto crescere, per tutti gli altri sono “Mimma”. Sono nata il 18 luglio 1951 da mamma boschese DOC e papà lucano, uno dei tanti meridionali arrivati a Bosco per lavorare presso il Riformatorio nel primo dopoguerra. Frequentate le elementari a Genova, tornavo al paese da cui non mi sarei mai più allontanata, pur studiando e lavorando fuori. Scuole medie a Bosco, liceo classico ad Alessandria, laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Genova e praticante procuratore legale, prima, in uno studio di civilista, poi Avvocato e responsabile “personale e legale” della Camera di Commercio di Alessandria dal 1980 al 1997. In quegli anni ero anche Giudice Conciliatore presso il nostro Comune, incarico cessato nel 1995 con l’avvento del Giudice di pace. Nel 1997 vincevo il concorso a Segretario Generale della Camera di Commercio di Asti (ruolo che prevede la direzione dell’ente) dove rimanevo fino al 2011, anno del pensionamento. Continuavo fino al 2020 la collaborazione con alcune Camere di Commercio piemontesi, come componente dell’Organismo Indipendente di Valutazione, incaricato di vigilare sulle misure di prevenzione della corruzione e sulla funzionalità degli uffici. A questo punto assumevo l’incarico, svolto tuttora, di nonna a tempo pieno, e fino a tre anni fa, di figlia, altrettanto a tempo pieno. Forse molti mi hanno chiesto di candidarmi perché sono una persona che dopo anni di esperienze e doveri svolti, oggi, con lo stesso impegno di tutta la vita, può dare qualcosa anche al proprio paese ed alla sua gente. Nelle settimane appena trascorse ho chiesto ai boschesi di indicarmi quali siano a loro avviso le necessità più pressanti della nostra comunità: è stata un’occasione di reciproca conoscenza e di collaborazione fattiva dalla quale è scaturito il programma che segue. Voglio aggiungere che non farò promesse altisonanti: se sarò eletta farò quello che potrò, con i mezzi che avrò o che troverò, nel rispetto della legalità, con la collaborazione di tutti, eletti e semplici cittadini, perché ognuno potrà “fare la sua parte”, e per me non ci saranno schieramenti o contrapposizioni, sarò il sindaco di tutti e tutti sapranno che potranno essere ascoltati.
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